ogni giorno la politica è tenuta a confrontarsi con la necessità di normare e regolamentare le nuove soluzioni finanziarie nate dal rapido sviluppo delle tecnologie digitali.
Nei giorni scorsi abbiamo portato a termine un negoziato che definisce all’interno dell’Unione Europea uno specifico regimepilota con l’obiettivo di favorire la sperimentazione di soluzioni per il mercato dei capitali basate su Distributed Ledger Technology (DLT), come per esempio le cripto-attività, che negli ultimi anni hanno subito una forte accelerazione e da argomento di nicchia sono entrate al centro del dibattito pubblico.
Si tratta in pratica della creazione di una sandboxnormativa che possa favorire e facilitare lo sviluppo di nuovi strumenti in questo ambito altamente innovativo. È la prima parte di tutto il pacchetto di DigitalFinance presentato dalla Commissione Europea poco più di un anno fa, un progetto ambizioso che ci aiuterà sia a sviluppare, oltre che a regolamentare, con maggior efficacia il settore emergente della finanza digitale.
Lotta all’elusione fiscale: più trasparenza per le multinazionali
Come ben sapete, la lotta all’elusione fiscale rappresenta una delle principali battaglie del Gruppo dei Socialisti & Democratici. Da tempo lavoriamo per superare le storture fiscali che alimentano diseguaglianze tra Stati membri e per aumentare la trasparenza – strumento essenziale per la lotta all’elusione.
Uno dei provvedimenti più importanti su questo punto è la proposta avanzata ormai cinque anni fa dalla Commissione su “Public Country by Country Reporting”, una direttiva per obbligare le multinazionali a rendere noti i propri profitti, le perdite, il numero di dipendenti e le tasse che pagano in ogni paese in cui sono attive dentro alla UE e nei paradisi fiscali.
La direttiva per anni è stata bloccata da alcuni Stati Membri, ma finalmente nell’ultimo anno siamo riusciti a far ripartire il dossier, a concludere positivamente il lungo negoziato con il Consiglio e a farlo votare definitivamente in una recente plenaria del Parlamento Europeo. Pochi mesi fa tutti pensavano che non ce l’avremmo mai fatta. E invece quella direttiva oggi realtà. Come ho evidenziato nel mio intervento in plenaria a Bruxelles, dobbiamo continuare su questa strada per realizzare un’Europa più giusta per tutte e tutti.
Super Green Pass
In questi giorni il Governo ha varato nuove misure per contrastare la quarta ondata della pandemia. Una decisione fondamentale per fronteggiare l’emergenza e tutelare chi ha aderito con senso di responsabilità alla campagna vaccinale.
Penso davvero che ogni strumento che ci consenta di prevenire eventuali lockdown e limitare la circolazione del virus sia positivo. Quello che sta succedendo in Europa dimostra quanto sia importante attivarsi in anticipo per evitare nuove chiusure ed è giusto che l’Italia non faccia errori in questa fase. Il Natale è alle porte e la ripresa dell’economia è appena cominciata. Non possiamo permetterci di tornare indietro.
In queste settimane in tutta Italia si stanno realizzando decine di Agorà Democratiche che stanno davvero ridefinendo la parola “partecipazione”. Negli ultimi giorni ho partecipato a due bellissime Agorà a Milano: una sulle politiche attive del lavoro, con relatori eccellenti che potrete leggere qui, e un’altra, sabato scorso, sul tema casa e giovani, assieme a Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa e al Piano Quartieri, e Gaia Romani, assessora ai Servizi Civici e al decentramento del Comune di Milano.
Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione di associazioni giovanili ed esperti del settore, sono emersi molti progetti interessanti che potrebbero essere esportati anche in altre realtà italiane. Il tema dell’abitare ha un forte ancoraggio locale, ma penso che anche l’Europa possa dare un contributo sia attraverso le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sia attraverso altre iniziative che possano, per esempio, incentivare la canalizzazione di investimenti privati in progetti a vocazione sociale. Lo abbiamo fatto con il programma InvestEU, di cui sono stata relatrice e continueremo a farlo.
La strada è ancora lunga, ma credo davvero che sia arrivato il tempo di smettere di pensare che ogni intervento di natura sociale sia solo una “spesa” e non come un giusto e necessario investimento nella nostra società e nelle nuove generazioni.
La sfida degli investimenti nell’UE: una Lezione per Women in FinanceLa Florence School of Banking and Finance, è una realtà “giovane” (istituita nel 2016) ma già molto importante nel panorama della formazione economica e finanziaria europea, sono pertanto molto onorata non soltanto di essere stata chiamata a far parte del loro Advisory board, ma anche di essere stata invitata a fare una lezione per la loro serie Women in Finance.
La lezione si terrà Martedì 30 novembre, alle ore 13, e il titolo è: “The Investment Challenge in the EU: how can EU Public Policy help mobilising public and private resources?”.
Se volete seguire la lezione potete registrarvi al seguente link, dove trovate anche alcune anticipazioni su ciò di cui parleremo: https://fbf.eui.eu/event/lecture-by-irene-tinagli/