
Troppo spesso parliamo a vanvera dei giovani, di ciò che sono, cosa pensano, cosa vogliono. Proprio per superare luoghi comuni e falsità, la Fondazione Varkey ha condotto un sondaggio sui giovani tra i 15 e i 21 anni in 20 differenti Paesi.
Qua il link al report completo, molto bello, pubblicato ieri. I giornali hanno dato risalto all’unico risultato negativo: ovvero il fatto che i giovani sono pessimisti sul loro futuro, in particolare i giovani italiani. E’ un tema che ci e’ tristemente noto, e su cui io stessa ho scritto moltissimo in passato. Ma stavolta vorrei invece concentrarmi su un paio di altri dati del sondaggio che molti hanno ignorato e che mi sono piaciuti molto. Uno riguarda i giovani in generale, che ovunque reputano irrinunciabili i valori della tolleranza e dell’eguaglianza, dimostrandosi molto più aperti delle generazioni precedenti sui temi civili (l’Italia risulta essere sempre nel gruppo di testa, mantenendo saldo il quarto posto); il secondo riguarda i giovani italiani, che si mostrano molto più aperti e inclusivi nei confronti di immigrati e stranieri rispetto ai coetanei di altri Paesi (affermando di voler facilitare l’accesso al lavoro regolare ed il soggiorno di coloro che decidano di vivere nel nostro Paese, piazzandosi al quinto posto della graduatoria). E tutto questo alla faccia della propaganda fascio-leghista che ormai invade anche la TV.
Questa per me e’ la risposta più bella a chi vuole seminare odio e a quelli che “i giovani di oggi non hanno valori”. Poi, certo, il sondaggio mette in evidenza anche altri problemi e paure alle quali abbiamo il dovere di dare risposte, ma intanto, per una volta, voglio raccontare una cosa che mi dà speranza e orgoglio.